TERAMO – Diciotto punti di interesse, due eventi speciali, tre mostre fotografiche, un concerto, uno spettacolo teatrale, una installazione artistica allestita ad hoc, oltre 150 volontari tra studenti/ciceroni, scout, protezione civile e croce rossa, Italia Nostra, più di 20 ore di apertura continuata dei monumenti e una macchina organizzativa che sta lavorando da settimane. Sono questi i numeri che Atri metterà in campo il 21 e 22 marzo per le giornate di primavera indette annualmente dal FAI (Fondo Ambiente Italiano). La città ducale metterà a disposizione dei visitatori i propri scrigni monumentali e per la prima volta garantirà l’apertura dell’antica filanda “Fioranelli” (dal nome degli ultimi proprietari). Un vero gioiello di archeologia industriale rimasto per oltre 60 anni chiusa al pubblico ed ora resa visitabile grazie all’impegno del Comune e di alcune associazioni di volontariato.
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